Edgar Sopper, il gin di Gruppo Montenegro in tour per l’Italia

Da alcuni anni vive a livello internazionale un successo inarrestabile e si conferma anche per quest’anno la categoria di tendenza del mondo spirit, capace di conquistare non più solo bartender, influencer e gin tonic addicted, ma anche semplici appassionati o curiosi. Stiamo parlando del gin, anzi del “fenomeno gin”, che in Italia cresce a ritmi esponenziali sia in volume (+55,3% nel 2021 sul 2020) che in valore (+69,7%)*. Un fenomeno che Gruppo Montenegro ha deciso di cavalcare investendo sul suo Edgar Sopper Gin, il London dry più “brit” di tutti che, a un anno dal lancio, è pronto a conquistare il mercato italiano con un tour estivo che da giugno ad agosto animerà i locali più cool dello Stivale.
20 tappe in 4 regioni per un viaggio che partirà dalla patria della vita notturna, la riviera romagnola, e proseguirà nelle Marche e sull’Isola d’Elba in Toscana, per poi concludersi in Puglia.
EDGAR SOPPER LONDON DRY GIN, IL GIN PIÙ «BRIT DI TUTTI»
Edgar Sopper è un London Dry gin entrato nel 2021 nel portafoglio di Gruppo Montenegro e prodotto in Inghilterra dalla più antica distilleria del paese, attiva sin dal XVIII secolo e oggi pluripremiata realtà giunta alla settima generazione di maestri distillatori. Viene imbottigliato in Italia, sotto i controlli di qualità da parte di Gruppo Montenegro.
Tratti caratteristici di Edgar Sopper: il metodo London Dry, che prevede la distillazione di ginepro (che sostanzialmente ne caratterizza il profilo sensoriale finale) e di altre erbe aromatiche che, nel caso di Edgar Sopper, sono coriandolo, radice di angelica, scorza di limone e pepe di cubebe, tutte accuratamente selezionate in un unico momento produttivo, senza l’aggiunta di altri aromi estranei se non quelli che derivino unicamente dalle erbe aromatiche distillate.

Tale processo dà vita ad un gin dal colore cristallino e dal gusto secco, morbido e fragrante, dove il ginepro emerge chiaramente ma è ben bilanciato dalle note speziate e citriche/fragranti del coriandolo, del pepe di cubebe e del limone. Con una ‘veste’ originale e molto elegante, ispirata alle imponenti vetrate di Kew Gardens (l’orto botanico simbolo di Londra e uno dei più importanti e famosi al mondo), deve il suo nome all’omonimo corvo imperiale, conosciuto per la sua sagacia. La leggenda narra, infatti, che Edgar Sopper si finse morto per attirare l’attenzione del guardiano della Torre di Londra (dove la presenza di corvi è tradizionalmente ritenuta simbolo di protezione della Corona e della Torre stessa) per poi beccargli il dito e volare via con un ghigno beffardo.
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