5 drink con fiori per celebrare la primavera. Alcolici e non

Colorati, profumati, come un giardino in primavera: se abbiamo già sdoganato i fiori in cucina perchè non farlo nei cocktail?
Non tutti sanno che anche nella mixology boccioli e petali da sempre hanno arricchito drink e miscele, dando vita anche a veri e propri evergreen nel campo del beverage.
Sono moltissimi infatti i cocktail che prevedono l’inserimento in ricetta proprio di fiori o petali, e ci sono più di una tecnica per lavorarli e far si che il colore e l’odore che portano con se vadano ad arricchire il sapore degli altri ingredienti che compongono il drink.
Tra le tecniche per ricavare profumo e colore dai fiorii ci sono il pestaggio o l’infusione. Il primo consiste nel fondo di uno shaker, nel pestare i fiori senza stelo, acqua e zucchero. Si creerà una sorta di sciroppo da filtrare con una stainer e impiegare poi una di queste.
Per creare uno sciroppo di fiori da impiegare in un drink si può anche procedere per infusione: mescolando in parti uguali acqua e zucchero in una pentola e portare a bollore, e poi mettere i fiori nel liquido facendo raffreddare il tutto. Filtrato, questo sciroppo è pronto a “sbocciare” nel tuo bicchiere.
Io amo i cocktail con i fiori, sopratutto perchè in questa categoria fanno parte alcuni dei miei drink preferiti (oltre al Negroni, ovviamente).
Ecco quindi 3 drink con i fiori per brindare alla primavera.
HUGO
Lo chiamano “il cugino dello Spritz”, e io lo preferisco. Ed è proprio grazie a dei fiori che l’Hugo è così speciale. Classico aperitivo leggero del Nord Est, dal Trentino a tutta la zona del Tirolo, non si tratta altro che di uno spritz che al posto dell’Aperol vuole lo sciroppo di fiori di sambuco. Qualcuno aggiunge poi per guarnire anche qualche voglia di menta. Ma quel sapore fresco e aromatico, quel profumo inebriante, sono tutto merito dei fiori di sambuco, dolci e freschi.
Senza dubbio, il mio drink preferito per accogliere la bella stagione.
THE AVIATOR
Cocktail un po’ vintage entrato nella storia della mixology, profumatissimo, particolare, raffinato. E’ molto raro, perchè l’ingrediente che lo rende così particolare è quasi introvabile: si tratta della Crème de Violette, uno sciroppo alla violetta che gli regala quel colore blu-lilla-azzurrognolo così particolare.
La ricetta originale del cocktail The Aviator risale al 1916, quando Hugo Ensslin, barman del Wallick Hotel di New York, creo questa “pozione magica” con gin, maraschino, succo di limone fresco e Crème de Violette. Un incantesimo di freschezza, aromi agrumati, dolcezza del maraschino intrecciati alla solidità pulita del gin.
PINK LADY
I fiori di ibisco sono un’altro ingrediente strategico per aggiungere freschezza e gusto a cocktail e bevande. Il bartender Paolo Maria Viganò, titolare del Castore Lounge Bar & Restaurant di Gressoney la Trinité (AO),ha ideato con questi fiori il cocktail “Pink Lady”, ucon gin e triple sec, succo di limone e sciroppo di fiori d’ibisco, servito in una coppa cocktail decorata con un fiore di ibisco.
I mocktail
“Mocktail” è un neologismo che ultimamente va molto alla moda negli Usa, ma che di fatto indica una cosa che c’è da sempre: i cocktail analcolici appunto. La parola mescola il termine “mock” che significa finto, a “cocktail” ed ecco fatto il mocktail.
Certo non possiedono alcol, ma attenzione alle quantità di zuccheri presenti. Eppure i mocktail sono gustosi, sono amici del fegato e della patente e senza alcol si prestano alla perfezione per essere gustati quando comincia a fare caldo.
ROSA E LIMONE
Se non piacciono gli alcolici i fiori si prestano al essere assaporati in tantissimi drink analcolici. Tra gli abbinamenti più freschi, il mocktail con rosa e limone (con sciroppo di rosa e bitter analcolico) o alla lavanda.
ACQUA AROMATIZZATA ALLA LAVANDA
Anche i fiori di lavanda sono un perfetto ingrediente per cocktail floreali, anche analcolici. Le acque aromatizzate sono un’alternativa a zero calorie o quasi rispetto ai mocktail. Super rinfrescante il mix lavanda, rosmarino e limone.
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