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Caffè corretto, resentin e ammazzacaffè: 5 idee oltre la grappa

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C’è chi legge il futuro nei fondi della tazzina di caffè, noi preferiamo ripulirli con due dita di grappa. Quest’ultima abitudine ha un nome, si chiama resentin ed è appunto il rituale della grappa nel caffè. O meglio, nella tazzina vuota “sporca” di caffè, dopo averlo bevuto. Il resentin insomma è leggermente diverso dal caffè corretto, perché solitamente si usa farlo dopo aver sorseggiato la bevanda.

Tecnicamente gli intenditori affermano che non si dovrebbe bere un buon distillato dopo il caffè perché gli aromi si spegnerebbero, ma chi siamo noi per toglierci il piacere di ripulire la tazzina dopo aver bevuto il caffè con una buona acquavite? Altri sostengono che il calore della tazza aiuti invece a sprigionare gli aromi. Noi ci siamo convinti di questa versione.

L’abitudine è nata in Trentino ed è diffusa soprattutto nel nord est. Il nome deriva da “resentare” che significa far piazza pulita, ripulire. Somiglia a “resettare”, non trovate? Nel resentin la grappa si può bere prima del caffè, durante e dopo.

Prima, “ripulirà” la bocca dagli altri aromi e aggiungerà un aroma profumato al caffè. Durante, il calore del caffè esalterà i profumi e gli aromi del liquore. Dopo, “profuma” l’esperienza del caffè con un tocco aromatico e ripulisce la tazzina.

Ad alcuni piace lasciare un goccio di caffè per finire di berlo assieme al grappino. Se il resentin originale è quello con la grappa, ci sono anche altri liquori che si prestano alla perfezione per essere gustati con il caffè, ecco alcuni perfect match da provare.

5 modi per un resentin alternativo

  • Con il rhum a un pizzico di cannella. Il caffè forte diventa aromatico, intenso, un’esplosione di profumo e dolcezza. Il rhum più dolce e zuccheroso, acquista una punta più intensa e aromatica e con la cannella (ma puoi anche non metterla) sprigiona tutta la sua essenza “imprigionandosi” nel liquore e scaldandosi con la tazzina calda.
  • Con il Vov. Combo amata soprattutto dagli appassionati di montagna, anche perché ricorda il bombardino. Il Vov è un liquore alcolico a base di uovo, dal sapore simile allo zabaione. Ideale da mescolare al caffè quando la tazzina non è vuota del tutto, ma con ancora il caffè presente.
  • Con Baileys e cacao in polvere. Praticamente un dessert. Dopo il caffè hai ancora voglia di dolce? Il resentin fallo con il liquore a base di whiskey irlandese e crema di latte. Un po’ di cacao amaro dà un tocco di aroma al sapore dolce, rendendolo più completo e meno stucchevole. Da provare.
  • Col whisky. Il mondo dei whisky è così ampio e vario che annate differenti possono adattarsi perfettamente all’ammazzacaffè. I whisky migliori da bere dopo il caffè? Ricchi e corposi, con note di melassa. Aggiungete un cioccolatino fondente dopo il sorso. Una coccola per i sensi e il palato.
  • Con la sambuca. Evergreen del caffè corretto “come quello del circolo”. Il gusto di anice della Sambuca, sia dolce che amaro, speziato e fresco, crea un connubio per gli amanti del genere con il caffè. Per il caffè corretto ma anche per pulire la tazzina, dopo aver bevuto il caffè da solo. Un grande classico, tanto che all’estero è stato considerato quasi un prodotto tipico italiano a tutti gli effetti. Uno dei bar più importanti di Londra lo ha inserito nel menu proprio come prodotto speciale firmato made in Italy.
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